Noi Maghi

Qua verranno postate le schede di presentazione dei maghi, secondo tale scheda:

Dati Essenziali
Nome:
Età:
Sesso:
Anno di corso:
Specializzazione:

Aspetto Fisico
Descrizione:
Immagine Personaggio:

Io Mago
Provenienza:
Famiglia:
Storia e Vicende (non obbligatorio):


Magia
Equipaggiamento:
Potere Speciale (Qualora l'avesse):
Materia prediletta:
Approfondimenti (Qualora il mago applica magia al di fuori della comune):

Ecco Fatto! Non mi rimane che augurarvi buona fortuna con i vostri Pg... e ricordate sempre che noi maghi regniamo!!!!!

Per ora posso rispondere solo a questo :

Dati Essenziali
Nome: Mebriel (soggetto a possibili modifiche future).C'è chi sta chiamando il proprio personaggio con il proprio nik ma non mi sembrava il caso di chiamare il mio Mary-Mary . Comunque il nome Mebriel non è del tutto insensato, diciamo che è l'anagramma un po' forzato di imber, imbris (che in latino significa pioggia)con l'aggiunta della "l" finale.
Età: 15/16 anni
Sesso: f
Anno di corso:credo che dovrebbe fare il 5 anno del corso semplice
Specializzazione:visto che il mio personaggio non fa ancora la specializzazione non posso rispondere !

Vi farò avere presto il resto !!

Dati Essenziali
Nome: Sharau
Età: 15 anni
Sesso: Femmina
Anno di corso: 1° Anno
Specializzazione: Elementare

Aspetto Fisico
Descrizione: Bassina, carnagione scura, capelli nerissimi come gli occhi, molto bella.
Immagine Personaggio: Sharau

Io Mago
Provenienza: Karula (India)
Famiglia: Padre (Ajin), Madre (Sarabi), 3 Sorelle (Kajia, Malù, Larah)
Storia e Vicende : Karula era un regno pacifico, avvolto dal verde dei sui prati e circondato dei freschi ruscelli. A capo del regno re Ajin aveva sempre gestito il suo regno con moderazione e semplicità e insieme alla regina e alle 3 figlie viveva spensierato inquel luogo dimenticato dalle disgrazie. Ma queste non tardano a venire.
Una mattina d'inverno la regina Sarabi sedeva beata nel cortile del palazzo e si dondolava sulla semplice altalena di corda delle sue figlie. Stava li all'aria fresca del pomeriggio sola con il suo pancione tondo tondo e pensava al nome da dare al suo quarto figlio "Se è maschio non c'è dubbio si chiamerà come suo padre, ma se fosse un altra femmina mi piacerebbe chiamrla come mia madre: Sharau". Si alzò un vento leggero che le pizzicò il volto ma in quel vento Sarabi sentiva un qualcosa di minaccioso, come se il vento le stesse dicendo un qualcosa di allarmante. E così fu. Non più tardi suonarono le campane d'allarme e le porte di Karula si chiusero. Sarabi scese nella sala dove il marito stava parlando col generale <<Ajin, che sta succedendo?>> Il marito le accarezzò il volto asciugandole la calda lacrima che le era uscita <<Sarabi devi andartene! Prendi le nostre figlie e vattene. Halinder, il re di jired, è alle porte e vuole la guerra, ti prego vattene, almeno voi salvatevi!>> Sarabi non riusciva a credere alle parole del marito e rimase qualche secondo li immobile a fissarlo. Poi le si avvicinò una serva che le prese il braccio <<Altezza Andiamo!>>. La regina seguì la serva, anche se in quel momento avrebbe voluto rimanere accanto al suo uomo, ma si rese conto che prima venivano le figlie. Che avrebbero fatto se no loro? Sarabi fu condotta in una stanza dove si sdraiò in preda delle contrazioni. Dopo qualche ora la stessa serva la venne a prendere e insieme alle sue figlie fuggi in una carrozza. <<Dove andiamo Mamma?>> Sarabi accarezzò Kanjia, la figlia più grande <<Andiamo dalla zia Ranjia per qualche tempo!>> E così fu. La regina con le figlie si recarono dalla zia del re che viveva in un regno potente vicino l'oceano indiano. Ma il qualche tempo si prolungò di mesi e poi di anni. La guerra a Karula non era finita e intanto la regina Sarabi con le 4 figlie passava angosciose giornate nell'enorme palazzo di Ranjia.
Sharau aveva 15 anni quando scoprì di essere una maga. Passeggiava spensierata tra le vie del regno della zia, quando una tenda catturò la sua attenzione. Sharau pensava che fosse l'ennesima bancarella di spezie perciò entrò senza problemi, ma dietro il bancone non trovò di certo una commerciante qualunque. Vi era una donna di straordinaria bellezza che indossava veli e stoffe preziose. Sharau appena vide la donna fu subito tentata ad uscire, ma lei la fermò. <<Sharau di Karula, che piacere!>> La ragazza fece la faccia perplessa <<Ehm si mi chiamo Sharau ma non sono di Karula>> La donna sorrise lievemente con l'aria di una che sa. <<Oh quante cose non sai Sharau! Non sai nulla, perchè tua madre non ti ha mai detto nulla e da un la to ha fatto anche bene, ma ricordati ,Sharau di Karula, che vivere nell'ignoranza alla fine porta solo alla drammatica conoscenza della verità!>> La ragazza aggrottò le sopracciglia ancora più perplessa e incuriosita s'avvicinò alla strana donna <<E cosè che dovrei sapere?>> La donna chinò il capo sorridendo beffarda <<Cose che solo il tuo sangue conosce, Sharau, cose che neanche tua madre sa, Sharau, cose che ti porteranno ad essere diversa, ma allo stesso tempo unica e speciale>> Sharau indietreggiò di qualche passo <<Signora lei ha sbagliato persona arrivederci!>> Stava per uscire quando le parole della donna la bloccarono nuovamente <<Sharau, ti sei mai chiesta cosa fosse quella stella dietro il tuo collo?>> La ragazza si voltò di scatto, ma stavolta non era presa dalla curiosità, ma più che altro dall'inquietudine. Come faceva quella donna a sapere della sua voglia a forme di stella, se fin dalla nascita la madre l'ha voluta sempre nascondere? <<Non spaventarti Sharau! Piuttosto siedi che io e te dobbiamo parlare.>> La ragazza obbedì e si sedette su un cuscino di raso color porpora. <<Sai chi è tuo padre?>> La ragazza si affrettò a rispondere a quella domanda <<Mia madre dice che nostro padre è lontano perchè sta aiutando le persone bisognose!>> La donna alzò il capo e la guardò negli occhi <<Semmai quello è il padre delle tue sorelle, ma non il tuo! Ora non mi interrompere e lasciami parlare. 15 anni fa tua madre rimase incinta di te, ma non fu quello che tu credi tuo padre a ingravidarla, bensì uno straniero. Tua madre stava percorrendo i corridoi del palazzo quando senti dei passi. Si precipitò a vedere chi fosse e improvvisamente fu sbattuta in una stanza da un uomo che servo non era e nemmeno guardia. L'uomo era un ladro che imbavagliò tua madre e poi la derubò non prima , però, di molestarla. Quello però non era un uomo qualunque. Sadahiro era un potente mago in rovina che fu esiliato dal suo paese di origine con l'accusa di praticare le oscure arti del fuoco, così vagava di regno in regno e viveva con piccoli furti nelle case più adibite e, come nel caso di tua madre, addirittura nei castelli. Il risultato sei tu ,Sharau, piccola bastarda, ma con in se un grande potere. Quello di tuo padre. >> Sharau sbottò a ridere improvvisamente <<Bella questa, Kanjia e Larah me l'hanno davvero fatta stavolta. Ah ma quando le prendo sentiranno!>> La donna rimase seria e impassibile <<Non è affatto uno scherzo Sharau, ma dato che ora credi che lo sia ti lascerò il tempo di scoprire la verità. Va a casa scropri il tuo passato poi torna da me che penseremo al tuo futuro! Addio Sharau >> La ragazza fu invasa da una fitta coltre di fumo porpora poi si ritrovò inginocchiata tra le sabbia della stradella del villaggio.


Magia
Equipaggiamento:
Potere Speciale (Qualora l'avesse):
Materia prediletta:
Approfondimenti (Qualora il mago applica magia al di fuori della comune):


Da finire

Dati Essenziali
Nome:Aravis
Età:12
Sesso:femminile
Anno di corso:
Specializzazione:

Aspetto Fisico
Descrizione: io putroppo non sono così, ma dal momento che questa è fantasia: capelli neri mossi lunghi fino alle spalle, occhi tra il verde e l'azzurro, coprporatura normale
Immagine Personaggio:

Io Mago
Provenienza:
Famiglia:non si sa...non lo ho mai conoscuti ( così scontato!)
Storia e Vicende (non obbligatorio): sonon s tata lasciata in mezzo a una foresta vicino a un albero, fino a quando Shasta ( scontato) un vecchio anziano mi ha trovata e mi ha accudita fino a undici anni,quando è morto. dopo la scomparsa del mio maestro ho vagato per tutte le terre, alla ricerca di una casa. le mie speranze erano ormai scarse, quando allo stremo delle forze, mi ritrovai davanti a un portone....
Magia
Equipaggiamento: collana che avevo son dalla nascita, il ciondolo è una lacrima
Potere Speciale (Qualora l'avesse):
Materia prediletta:
Approfondimenti (Qualora il mago applica magia al di fuori della comune):


se è troppo non so superficiale o egoista cambierò subito!!

Dati Essenziali
Nome: Oflanos
Età: 18
Sesso: Maschio
Anno di corso: III di specializzazione (anno di diploma)
Specializzazione: Luce

Aspetto Fisico
Descrizione: Alto e con lunghi capelli scuri con i riflessi rossi. Occhi anch'essi rossi, penetranti, come se ti volessero leggere dentro!
Immagine Personaggio: Da giovane: [IMG]http://i33.tinypic.com/wiwllf.jpg[/IMG] Crescendo!

Io Mago
Provenienza: Kamishra, capitale della regione Meregon, nelle terre dell'est.
Famiglia: Orfano, non conosce la sua vera famiglia.
Storia e Vicende (non obbligatorio): Un dolce sorriso incastonato tra splendidi capelli color miele. Questo è il primo ricordo che Oflanos ha in mente della sua vita, ricordo legato all'amuleto che ha avuto con se fin da bambino, il suo tesoro più grande. Oflanos è cresciuto in un istituto nella grande città di Kamishra, è stato aducato all'arte della spada prima, e della magia dopo, alla quale si è dimostrato più incline. Inoltre ha anche conoscenze da studioso, sia storiche che politiche. Fu allievo di 2 importanti maghi che ben presto si spaventarono del suo potere che neanche loro riuscivano a tenere a bada. Gli altri ragazzi lo chiamavano "il piccolo diavolo", per via dei suoi capelli e per il fatto che sviluppò subito propensione per la magia oscura e il primo potere a manifestarsi in lui fu il fuoco... Inutile dire che tutti lo tenevano a debita distanza e lui non aveva amici se non i suoi libri e le sue arti. Ben presto incontrò molte difficoltà nella sua giovane vita e all'età di 10 anni lasciò la città per rifugiarsi nel bosco oltre il fiume, a qualche miglio di distanza dalla capitale, al sicuro dalla giustizia che voleva condannarlo per il suo crimine. Nella foresta imparò a pensare a se e a sopravvivere da solo, cosa non del tutto nuova per lui. Dopo qualche mese iniziò a sentire il potere che quella foresta aveva e percepiva l'energia che gli invadeva il corpo e perturbava la mente causandogli sogni e visioni che lo sconvolgevano, che gli rivelavano verità che non avrebbe voluto conoscere. Sulla sua strada si imbatte un vecchio, che abitava in una radura, vicino una cascata al limitare della grande foresta. Con lui visse tre anni e apprese molti segrete sul controllo delle arti magiche. Imparò presto il controllo sugli elementi naturali, tanto che un giorno col suo potere riuscì ad invertire il corso della cascata, con grande stupore del suo anziano maestro. Ma una notte un terribile incidente sconvolse la sua precaria serenità tanto agognata. Il vecchio mago fu assalito da un demone. Per proteggere Oflanos, il mago impegnò tutto se stesso per annientare il demone, e si consumò nel tentativo; ma invano, il demone rimae gravemente ferito, ma vivo!
La rabbia e il dolore furono troppo grandi per essere sopportati da un ragazzo di 14 anni. L'unico amico che avesse mai avuto, una sorta di padre per lui, quell'anziano mago fu brutalmente ucciso sotto i suoi occhi da quella demoniaca creatura.
La fua lo investì, i suoi occhi si accesero di fuoco. Non mantenne più il controllo del suo corpo, ma si ricordò perfettamente che afferrò l'amuleto che aveva al petto, che in quel momento brillava di vivida luce, e invocò l'incantesimo più potente che conosceva. Il demone gli si avvicinò minaccioso e sorrise quando il tentativo del giovane mago si infranse contro il suo petto. Lo smarrimento colse Oflanos, che vide la sua vita finire così, ormai rimasto solo nel cuore di una foresta che lo aveva soltanto illuso...
Ma la Luce lo salvò. Partì dal suo petto, forse dal suo cuore, e inesorabile trafisse il nemico, che con una smorfia di dolore avvampò all'istante per svanire nel buio.
Dopo aver dato la giusta sepoltura al suo anziano maesto sul fondo della sua amata cascata, il giovane mago bruciò tutti i resti di quel luogo, per cancellare il male che lì era stato commesso e per dimenticare quegli orrori, che invece l'avrebbero perseguitato per molto tempo. Ritornato in città vi rimase poco tempo, il necessario per prepararsi al viaggio verso la roccaforte della magia. Aveva un obiettivo da perseguire: scoprire la verità su di se, e l'unico elemento che lo collegava al suo passato era quell'amuleto che miracolosamente quella notte gli salvò la vita. Giunse al castello della magia che aveva poco più di 14 anni; in poco tempo raggiunse il diploma, in anticipo rispetto alla media, grazie alle sue strabilianti doti. Già all'età di 18 anni frequentava l'ultimo anno di specializzazione in magia della Luce, anche se normalmente si arrivava a quel livello a 20 anni seguendo i normali corsi di studi.
In accademia diventò fedele discepolo di Teocratus e studioso delle magie antiche. Aveva pochi amici, e tutti ancora continuavono a temerlo per il suo aspetto e le sue strane attitudini... Ma lui non se ne curava, aveva un importante obiettivo da raggiungere e nessuno, a qualunque costo, glielo avrebbe potuto impedire.



Magia
Equipaggiamento: Un antico e misterioso amuleto. Scettro magico. Mantello.
Potere Speciale (Qualora l'avesse): Il suo colpo speciale è il Fulmine Rosso
Materia prediletta: Fuoco e Oscurità
Approfondimenti (Qualora il mago applica magia al di fuori della comune): Ha doti particolari e i suoi studi approfonditi gli conferiscono la capacità di usare magie sconosciute e terribili, ma non ne fa pubblica dimostrazione.



E' lungo lo so, ma mi sono appassionato. Ancora tante saranno le cose da scrivere ma verranno aggiornate di volta in volta!!!!

ALLORA seriamente cominciamo???